Si intitola
IL GIOCATTOLO DISUBBIDIENTE la prossima mostra alla
niArt Gallery di Ravenna.
Interessante connubio tra Arte e Gioco che ROBERTO
PAPETTI indaga con la sua innata e giocosa vitalità
creativa.
E' una mostra per grandi e piccini: "arricchisce l'animo
e apre la mente"
Così lo stesso Papetti scrive: I giocattoli esistono da
sempre, si possono copiare e riprodurre perchè
appartengono a tutti; qualcuno ancora li costruisce, i
bambini per se stessi, gli adulti per i bambini, più
spesso si acquistano per regalarli. I giocattoli sono
arte? Non saprei dire e non è forse importante trovare
una risposta, anche se tutta l'arte, ha disubbidito al
precetto del giocattolo come bene comume e ne ha fatto
oggetto di speculazione estetica fino a farlo entrare
nel mercato e nel museo. L'arte, dal futurismo, al
dadaismo fino all'arte povera, si è occupata di gioco o
se si preferisce creato giocattoli, da Depero a Duchamp,
passando per Klee, Calder, Munari e Boetti. Nei
giocattoli ci deve essere qualcosa di veramente speciale
e promettente che coinvolge adulto e bambino. Il
filosofo Walter Benjamin ha scritto che "Nei giocattoli
dei bambini è nascosto un tesoro". Ecco un affermazione
molto produttiva che scavalca l'interrogativo precedente
" La parola "tesoro", muta e opaca per l'adulto, parla
con eloquenza al bambino e brilla ai suoi occhi di uno
straordinario fulgore. Non si tratta di ricchezze o
rarità il cui valore possa essere calcolato in moneta
corrente. Non rimandano a nessun anniversario, a nessun
giuramento, i tesori attengono al senso comune delle
cose e alla qualunquità dei luoghi e della vita, e
tuttavia diventano consistenti e previlegiati perchè
trovati (Marcel Duchamp insegna). Sono "così come
vengono a noi" con le loro "scintille" di senso e di non
senso, perchè accolti per la loro promessa di eccezione.
Queste emanazioni accrescono il carattere un po
misterioso della loro natura, siano il vecchio
cavalluccio di legno, la trottola, una carta stagnola di
un cioccolato, un sasso di un ruscello, un pinocchio di
cartone... La cosa straordinaria è che questi giocattoli
una volta assunti, arricchiscono l'animo e aprono la
mente a molte scoperte.
Grazie ad essi, cioè a ciò che riteniamo di aver
scoperto o trovato, permettono di rifuggire lo stato di
adultità, diventando il fondamento di autonomia ci
aiutano a prendere posto in quell'universo reale il cui
godimento e il cui accesso è proibito da tante
umiliazioni e divieti .
Roberto Papetti, autore di diversi libri per bambini. E'
artista e costruttore di giocattoli, ha costruito, nel
corso della sua vita, migliaia di giocattoli con cui ha
intrattenuto e intrattiene bambini e adulti in
manifestazioni in giro per paesi e città, scuole e
centri per l'infanzia. Infatti all'inaugurazione della
mostra (sabato 16 febbraio ore 17,30) ci saranno letture
musicate e testi di poesia ludica e non sensica di
L.Carrol, E.Lear, V. Chlebnikov, A. Zanzotto, D.Marquis,
T. Scialoia, P. De Benedetti. inoltre ci sarà un secondo
appuntamento (sabato 2 marzo ore 17,30) con un
particolare incontro animato per bambini e familiari con
narrazione della fiaba barocca la cerva fatata da Lo
cunto de li cunti di G. Basile.
La mostra, a cura di Felice Nittolo, sarà arricchita da
fotografie di STEFANO TEDIOLI