Lino Melano
IL MOSAICO RITROVATO

A cura di Felice Nittolo

 


Inaugurazione

Venerdì 30 maggio 2008

 

ore 11:00

Museo d'Arte della Città

via di Roma 13, Ravenna

 

ore 18:30

Art gallery "niArt"
Via Anastagi, 4a/6 - 48100 RAVENNA

da venerdì 30 maggio 2008

fino a lunedì 30 giugno 2008

 

Orari galleria: domenica, martedi, mercoledi 11:00  12:30

giovedi, venerdi 17:00  19:30
sabato 11:00  12:30 - 17:00  19:30

Altri giorni e orari su appuntamento telefonando al 338 2791174


CATALOGO: in Galleria

(scarica il catalogo in formato Acrobat)


-anche per scolaresche-

 

 

In allegato invito alla doppia mostra di Lino Melano (1924-1984) presso il MAR Museo della città di Ravenna e presso la niArt Gallery di Ravenna che si terrà venerdi 30 maggio 2008 alle ore 11,00 presso il MAR in via di Roma 13 e alle ore 18,30 presso la niArt Gallery in via Anastagi 4°/ 6– Realizzata a cura di Felice Nittolo-
Segue testo in catalogo del direttore e del presidente del MAR.
Breve testo di Felice Nittolo
Con preghiera di pubblicazione e diffusione
 

Memorie di una città.

Correva l’anno 1968 quando vidi per la prima volta il mosaico di Lino Melano alla stazione di Ravenna .
Fu l’anno del mio arrivo a Ravenna. Non immaginavo che quarant’anni dopo mi sarei occupato di quel mosaico che discretamente porgeva il benvenuto a chi arrivava nella città dei mosaici.
Negli anni ’80 il mosaico fu smontato e ricoverato in magazzino. Qui è rimasto finchè, in occasione dell’omaggio dedicato ai maestri mosaicisti, nel 2005, memore del lontano ricordo, lo rintracciai.
Successivamente l’associazione Culturale niArt Gallery si fece promotrice del progetto di recupero e restauro del mosaico. Propose di restituirlo alla città collocandolo al museo.
La realizzazione di questo progetto non sarebbe stata possibile senza il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che ringrazio.
Per la realizzazione del progetto di restauro e conservazione del mosaico, la niArt ha inteso coinvolgere le istituzioni della città per un ideale contributo culturale che ogni ente può e deve dare per la salvaguardia e il recupero di “memorie” che altrimenti andrebbero perdute o dimenticate. Per questo oltre al Mar e al CIDM, alle Ferrovie dello Stato, sono stati coinvolti la scuola di restauro della soprintendenza per dirigere il restauro del mosaico, e l’Istituto d’arte “G. Severini” per la ricerca di documenti e l’intervista al fratello di Lino, Alberto Melano.
Per un ideale collegamento col luogo di realizzazione –l’allora Gruppo Mosaicisti da poco costituitosi (1948) è stato scelto, come luogo del restauro, l’odierna Cooperativa Mosaicisti che di quel gruppo ne è la continuità.
La niArt intende continuare nella salvaguardia e conservazione di queste memorie che hanno contribuito a fare di Ravenna la capitale del mosaico antico e moderno.

Felice Nittolo
 

Nell’immediato dopoguerra Lino Melano è stato uno dei protagonisti della rinascita della nostra tradizione musiva. Cresciuto all’interno di quella che era la “bottega” dell’Accademia di Belle Arti, Melano faceva parte di un gruppo di artisti che hanno fatto la storia recente del mosaico, ridando attualità alla tecnica che si richiamava alla più antica e celebrata stagione della cultura figurativa ravennate. Erano mosaicisti che, partendo dalla raffinata manualità recuperata dal passato, riuscirono a far parlare anche con il linguaggio dei vetri, dei marmi e degli smalti molti dei pittori più significativi del secolo scorso, da Chagall a Vedova, da Mathieu a Guttuso.
Partito giovanissimo per Parigi (dove è scomparso nel 1984), Melano non fece parte del gruppo di mosaicisti che realizzò la prima raccolta di venti pannelli contemporanei ora conservati nel chiostro della Loggetta Lombardesca: fra le ormai sessanta opere che compongono questa collezione unica al mondo e in continuo arricchimento, mancava una documentazione attendibile del lavoro svolto a Ravenna da questo attento interprete della lezione di Gino Severini.
A restituire a Melano lo spazio che merita, giunge ora nei chiostri della Loggetta il suo pannello di sei metri, realizzato negli anni Cinquanta per il bancone del bar della Stazione di Ravenna, rimasto in deposito per decenni e quasi dimenticato in un magazzino del nostro scalo ferroviario. Il merito di averlo “riscoperto” va a Felice Nittolo che ne identificò l’autore e ne presentò un particolare in occasione di una mostra allestita alla NiArt Gallery. Il completo recupero del pannello è stato favorito dall’impegno del Museo d’Arte della Città, attraverso il Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico, e dal mecenatismo di Rete Ferroviaria Italiana, che l’ha concesso in comodato gratuito alla Loggetta Lombardesca.
Determinante, ancora una volta, l’intervento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, che ne ha reso possibile il ripristino, affidato alla Cooperativa Mosaicisti con la direzione scientifica di Ermanno Carbonara, della Scuola per il Restauro del Mosaico della Soprintendenza ravennate.

Claudio Spadoni
Direttore del Mar

Uber Dondini
Presidente del Mar