In allegato
invito alla doppia mostra di Lino Melano (1924-1984) presso
il MAR Museo della città di Ravenna e presso la niArt
Gallery di Ravenna che si terrà venerdi 30 maggio 2008 alle
ore 11,00 presso il MAR in via di Roma 13 e alle ore 18,30
presso la niArt Gallery in via Anastagi 4°/ 6– Realizzata a
cura di Felice Nittolo-
Segue testo in catalogo del direttore e del presidente del
MAR.
Breve testo di Felice Nittolo
Con preghiera di pubblicazione e diffusione
Memorie di
una città.
Correva l’anno 1968 quando vidi per la prima volta il
mosaico di Lino Melano alla stazione di Ravenna .
Fu l’anno del mio arrivo a Ravenna. Non immaginavo che
quarant’anni dopo mi sarei occupato di quel mosaico che
discretamente porgeva il benvenuto a chi arrivava nella
città dei mosaici.
Negli anni ’80 il mosaico fu smontato e ricoverato in
magazzino. Qui è rimasto finchè, in occasione dell’omaggio
dedicato ai maestri mosaicisti, nel 2005, memore del lontano
ricordo, lo rintracciai.
Successivamente l’associazione Culturale niArt Gallery si
fece promotrice del progetto di recupero e restauro del
mosaico. Propose di restituirlo alla città collocandolo al
museo.
La realizzazione di questo progetto non sarebbe stata
possibile senza il determinante contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Ravenna che ringrazio.
Per la realizzazione del progetto di restauro e
conservazione del mosaico, la niArt ha inteso coinvolgere le
istituzioni della città per un ideale contributo culturale
che ogni ente può e deve dare per la salvaguardia e il
recupero di “memorie” che altrimenti andrebbero perdute o
dimenticate. Per questo oltre al Mar e al CIDM, alle
Ferrovie dello Stato, sono stati coinvolti la scuola di
restauro della soprintendenza per dirigere il restauro del
mosaico, e l’Istituto d’arte “G. Severini” per la ricerca di
documenti e l’intervista al fratello di Lino, Alberto
Melano.
Per un ideale collegamento col luogo di realizzazione
–l’allora Gruppo Mosaicisti da poco costituitosi (1948) è
stato scelto, come luogo del restauro, l’odierna Cooperativa
Mosaicisti che di quel gruppo ne è la continuità.
La niArt intende continuare nella salvaguardia e
conservazione di queste memorie che hanno contribuito a fare
di Ravenna la capitale del mosaico antico e moderno.
Felice Nittolo
Nell’immediato
dopoguerra Lino Melano è stato uno dei protagonisti della
rinascita della nostra tradizione musiva. Cresciuto
all’interno di quella che era la “bottega” dell’Accademia di
Belle Arti, Melano faceva parte di un gruppo di artisti che
hanno fatto la storia recente del mosaico, ridando attualità
alla tecnica che si richiamava alla più antica e celebrata
stagione della cultura figurativa ravennate. Erano
mosaicisti che, partendo dalla raffinata manualità
recuperata dal passato, riuscirono a far parlare anche con
il linguaggio dei vetri, dei marmi e degli smalti molti dei
pittori più significativi del secolo scorso, da Chagall a
Vedova, da Mathieu a Guttuso.
Partito giovanissimo per Parigi (dove è scomparso nel 1984),
Melano non fece parte del gruppo di mosaicisti che realizzò
la prima raccolta di venti pannelli contemporanei ora
conservati nel chiostro della Loggetta Lombardesca: fra le
ormai sessanta opere che compongono questa collezione unica
al mondo e in continuo arricchimento, mancava una
documentazione attendibile del lavoro svolto a Ravenna da
questo attento interprete della lezione di Gino Severini.
A restituire a Melano lo spazio che merita, giunge ora nei
chiostri della Loggetta il suo pannello di sei metri,
realizzato negli anni Cinquanta per il bancone del bar della
Stazione di Ravenna, rimasto in deposito per decenni e quasi
dimenticato in un magazzino del nostro scalo ferroviario. Il
merito di averlo “riscoperto” va a Felice Nittolo che ne
identificò l’autore e ne presentò un particolare in
occasione di una mostra allestita alla NiArt Gallery. Il
completo recupero del pannello è stato favorito dall’impegno
del Museo d’Arte della Città, attraverso il Centro
Internazionale di Documentazione sul Mosaico, e dal
mecenatismo di Rete Ferroviaria Italiana, che l’ha concesso
in comodato gratuito alla Loggetta Lombardesca.
Determinante, ancora una volta, l’intervento della
Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, che ne ha
reso possibile il ripristino, affidato alla Cooperativa
Mosaicisti con la direzione scientifica di Ermanno
Carbonara, della Scuola per il Restauro del Mosaico della
Soprintendenza ravennate.
Claudio Spadoni
Direttore del Mar
Uber Dondini
Presidente del Mar