giovedi, venerdi, 17:00/19:00
lunedì e festivi chiuso
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Il suo è un percorso piuttosto singolare, arriva all'attuale espressione attraverso un'attività poliedrica e creativa. Alla soglia dei sessant'anni ha utilizzato numerose tecniche, dalla ceramica al mosaico, dal collage all'acquarello. Ogni volta lo ha fatto con coerenza, passione e rigore: e' uno di quegli artisti che quando lavora esprime una realtà quasi “dimenticata” in questo nostro tempo caratterizzato dalla frenetica velocità che ci impedisce di soffermarci ad osservare la natura che ci circonda. Invece Gattamorta si riappropria del lento scorrere del tempo, non solo dipingendo con la tecnica dell'acquarello ma poi, la delicata pennellata viene “frantumata - sezionata” in modo da ottenere migliaia di tessere di carta per essere destinate ad una ricomposizione a mosaico che ci riporta ad alcune superfici di intonaci di muri screpolati che spesso vediamo tutti i giorni sulle case del nostro quartiere. Egli è affascinato da quelle superfici che il tempo e le intemperie hanno segnato col loro passaggio e con la loro azione demolitrice. Le “tessere” di questi acquarelli diventano l'anima del mosaico di cui Alan Gattamorta è sempre stato innamorato: infatti egli ritorna a Ravenna dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte per il mosaico negli anni '70.
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