LELLA BORGHESI
Disegni
MAXIME GODARD
Fotografie
Testi
MICHEL BUTOR
Inaugurazione Art gallery "niArt"
Via Anastagi, 4a/6 - 48100 RAVENNA
sabato 9 settembre 2017
ore 18:00
Dal 10 al
23 settembre 2017
INVITO
COMUNICATO
ENTRATA
ingresso libero
Orari galleria niArt: martedi,
mercoledì 11:00/12:30
giovedi,
venerdi 17:00/19:00
sabato
11:00/12:30
17:00/19:00
Per
appuntamenti 338 2791174
|
La niArt
Gallery di via Anastagi riprende l'attività espositiva
con una doppia personale “ Une rose pour ma mère”
disegni di LELLA BORGHESI e “L'Atelier de Man Ray”
fotografe di MAXIME GODARD con testi di MICHEL BUTOR.
Lella Borghesi presenta una serie di disegni dal tratto
vivo e rapido con varianti improvvisate. Tracce di un
gesto deciso su carta.
Michel Butor ispirato dal suo lavoro le ha scritto un
testo “ Une rose pour ma mère” evocando la sua stessa
madre e lo ha dedicato ad Elba Granaroli, madre
dell'artista romagnola.
Maxime Godard dal 1983 al 1990 in compagnia di Lella
Borghesi rende visite regolari a Juliet Man Ray
nell'atelier del 2bis Rue Ferov, a Parigi, dove Juliet e
Man Ray si erano installati al ritorno degli Stati Uniti
nel 1951.
Dalla morte di Man Ray nel 1976, Juliet conserva intatto
questo luogo di vita e di creazione, guardiana attenta
veglia a che niente sia rimosso, neanche la polvere e in
questo scenario Maxime Godard scatta foto, muovendosi
quasi in punta di piedi, mostrando senza artificio e nei
dettagli l'ntensa presenza del luogo.
Michel Butor (Scrittore francese 1926-2016) Studi di
lettere e filosofia alla Sorbona.
Allievo di Bachelard. Riconosciuto come uno dei
principali autori del ‘Nouveau Roman’ : L’emploi du
temps, 1956, La Modification, 1957La sua opera,
ampiamente commentata e tradotta in molte lingue, si è
orientata in diverse direzioni ( saggi, poesia, opere
liriche… ), scombussolando le vecchie abitudini di
lettura : Mobile, 1963, Boomerang, 1978, transit, 1993,
Hugo-Butor, 2015, La grande armoire, 2016Le sue opere
complete tengono in 12 volumi.Scriverà su un certo
numero di queste foto.L'atelier è stato svuotato nel
1990, il museo di Beabourg ne deve ricostruire qualche
aspetto in una sala tutta dedicata a Man Ray.Queste foto
sono state pubblicate accompagnate dai testi di Michel
Butor in tre edizioni: edizioni Gnesi d'Marèla, 1985 –
edizioni Essegi, 1987 – edizioni Dumerchez, 2002.